Giovedì, 11 January 2018 10:59

Legge di bilancio 2018 - Bonus assunzioni Sud

La spinta verso i contratti a tempo indeterminato

Bonus assunzioni Sud: cosa prevede

Con la circolare n 41/2017, l’INPS ha provveduto a fornire le istruzioni utili per presentare la domanda per il Bonus assunzioni Sud, un incentivo per l’assunzione di soggetti disoccupati riservato ,ai sensi dell’articolo 19 del d.lgs. 150/2015, alle Imprese del Sud che assumono nuovi lavoratori.

Con il Bonus assunzioni Sud, i datori di lavoro che, tra il 1° gennaio 2018 e il 31 dicembre 2018, assumeranno a tempo indeterminato o a tempo determinato giovani e disoccupati residenti in una delle regioni meno sviluppate o in via di transizione, potranno ottenere un incentivo all’occupazione pari a 8.060 euro (in caso di contratto a tempo indeterminato, ndr). Nel caso in cui l’offerta di lavoro fosse a tempo determinato, si riceverebbe un bonus pari a un valore da valutare caso per caso.

Grazie alle nuova Legge di Bilancio 2018, il Governo ha reso più vantaggioso il bonus assunzioni Sud, prevedendo per il primo anno uno sgravio contributivo pari al 100%, mentre per il secondo e il terzo anno uno sgravio del 50%.

Bonus assunzioni Sud: requisiti per l'accesso all'incentivo

Secondo quanto previsto dalla circolare, per poter richiedere il Bonus assunzioni Sud dovranno sussistere determinati requisiti:

  1. I giovani assunti e le imprese dovranno essere rispettivamente residenti e siti in una delle regioni meno sviluppate (Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, e Sicilia) oppure in una delle regioni in via di transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna);
  2. Le imprese dovranno procedere con le nuove assunzioni entro una settimana dalla comunicazione di accettazione della richiesta da parte dell’INPS;
  3. Le imprese potranno utilizzare l’incentivo fino al 2020 attraverso un conguaglio delle denunce contributive comunicate mensilmente all’INPS dalle stesse;
  4. I nuovi assunti dovranno essere disoccupati e dovranno dichiarare immediata disponibilità (DID) tramite il Portale Unico di Registrazione presente sul sito dell’Agenzia del Lavoro Anpal;
  5. I lavoratori che possono beneficiare del bonus assunzioni sono i giovani tra i 15 e i 24 anni e i lavoratori con più di 24 anni disoccupati da almeno 6 mesi o che hanno svolto per lo stesso periodo attività lavorativa in forma autonoma o parasubordinata con reddito inferiore a 4.800 euro annui;
  6. Non aver già avuto un rapporto di lavoro a tempo indeterminato negli ultimi 6 mesi con lo stesso datore di lavoro che richiede l'incentivo.

Bonus assunzioni Sud: tipologie di contratto interessate

Sono incentivabili tutti quei contratti:

  • a tempo indeterminato, nonché i rapporti di apprendistato professionalizzante;
  • a tempo determinato;
  • di trasformazione da tempo determinato a tempo indeterminato;
  • per le assunzioni di soci lavoratori di cooperative mediante contratti di subordinazione.

Non è prevista alcuna agevolazione per chi, invece, ha un contratto di lavoro di tipo domestico o accessorio.

Bonus assunzioni Sud: come presentare la domanda

Allo scopo di consentire al datore di lavoro di conoscere con certezza la residua disponibilità delle risorse prima di effettuare l’eventuale assunzione o trasformazione, il decreto direttoriale prevede un particolare procedimento per la presentazione dell’istanza.

Il datore di lavoro deve inoltrare all’INPS – avvalendosi esclusivamente del modulo di istanza on-line “B.SUD”, disponibile all’interno dell’applicazione “DiResCo – Dichiarazioni di Responsabilità del Contribuente”, sul sito internet www.inps.it – una domanda preliminare di ammissione all’incentivo.

L’incentivo sarà autorizzato dall’INPS in base all’ordine cronologico di presentazione delle istanze. Il datore di lavoro la cui istanza di conferma verrà accolta riceverà l’indicazione della misura massima complessiva dell’incentivo spettante che dovrà essere fruito in dodici quote mensili, ferma restando la permanenza del rapporto di lavoro e ad eccezione dell’ipotesi di rapporto di apprendistato per il quale è previsto un periodo formativo di durata inferiore a dodici mesi.

Solco Srl, ente accreditato presso il Ministero del Lavoro e la Regione Lazio e Sicilia, offre sostegno alle aziende nelle fasi di ricerca e selezione delle risorse umane. Inoltre, le assiste nella fase di ricerca e attivazione degli incentivi all’occupazione previsti dalle leggi nazionali e regionali.

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Giovedì, 11 January 2018 10:46

Legge di Bilancio 2018 – Bonus assunzioni

Nuovi sgravi contributivi previsti per le assunzioni a tempo indeterminato

Le disposizioni presenti nella Legge di Bilancio recentemente approvata dal Parlamento prevedono una serie di agevolazioni contributive pensate per rilanciare l’occupazione. Tra queste, l’agevolazione contributiva prevista in forma di incentivo all’occupazione giovanile è sicuramente quella di maggiore interesse.

Bonus assunzioni 2018: che cos’è?

Stando alle previsioni della nuova Legge di Bilancio, a partire dal primo gennaio 2018, nell’ambito di assunzioni a tempo indeterminato, aziende e imprese potranno beneficiare di uno sgravio contributivo pari al 50% del totale. Un’agevolazione, questa, che riguarda tutti quei contributi a carico di un generico datore di lavoro, che non dovranno essere quindi corrisposti per un periodo massimo di 3 anni e per un importo massimo pari a 3000€ su base annua, eccezion fatta per premi e contributi dovuti all’INAIL.

Bonus assunzioni 2018: a chi spetta?

Potranno beneficiare dell’agevolazione contributiva tutte quante quelle aziende e imprese che, a decorrere dal primo gennaio 2018, assumeranno a tempo indeterminato dipendenti che, al momento dell’assunzione, non abbiano compiuto 35 anni e che, in passato, non siano stati già occupati a tempo indeterminato col datore di lavoro in questione. Dal prossimo anno poi (2019, ndr), l’incentivo interesserà solamente le assunzioni di dipendenti che non abbiano compiuto il 30esimo anno di età.

Bonus assunzioni 2018: quando si applica?

Oltre che nei casi di assunzioni a tempo indeterminato di under 35 e under 30, l’agevolazione contributiva trova applicazione anche:

  • In caso di prosecuzione, successiva al 31 dicembre 2017, di un contratto di apprendistato in rapporto a tempo indeterminato, sempre e comunque a condizione che il dipendente in questione non abbia superato il limite d’età;
  • In caso di trasformazione, a partire dal primo gennaio 2018, di un contratto a tempo determinato in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, fermi restano i requisiti anagrafici (35 anni fino al 31 dicembre 2018 e 30 anni dal gennaio prossimo);
  • Nel caso in cui aziende e imprese assumano a tempo indeterminato, entro 6 mesi dal conseguimento del titolo di studio, studenti che abbiano svolto presso di loro attività di alternanza scuola-lavoro, periodi di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale (cd. apprendistato di primo livello) o periodi di apprendistato in alta formazione (cd. apprendistato di secondo livello)

Bonus assunzioni 2018: quando non si applica?

Al contrario, l’agevolazione contributiva non trova applicazione:

  • Nel caso di un rapporto di lavoro domestico;
  • Qualora un’azienda, nei 6 mesi che precedono l’assunzione  del nuovo dipendente, abbia licenziato per giustificato motivo oggettivo un lavoratore impiegato nella medesima unità produttiva e inquadrato con la stessa qualifica professionale del lavoratore assunto grazie all’incentivo.

Leggi anche Legge di Bilancio 2018 - Bonus assunzioni Sud

Solco Srl, ente accreditato presso il Ministero del Lavoro e la Regione Lazio, offre sostegno alle aziende nelle fasi di ricerca e selezione delle risorse umane. Inoltre, le assiste nella fase di ricerca e attivazione degli incentivi all’occupazione previsti dalle leggi nazionali e regionali.

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Giovedì, 26 October 2017 13:00

Gli incentivi nazionali all'occupazione

Ecco alcune delle misure che hanno favorito una maggiore occupazione

Da qualche anno ormai, anche complice la crisi che ha profondamente colpito il mercato del lavoro italiano, raggiungere un numero sempre maggiore di assunzioni a tempo indeterminato e favorire l’ingresso nel mondo del lavoro della fascia più giovane della popolazione rappresentano due delle principali priorità delle politiche promosse a livello nazionale.

Una testimonianza di questo viene da una serie di incentivi che, con particolare riferimento all’ultimo biennio, hanno contribuito ad una maggiore occupazione. Ne sono un esempio gli esoneri contributivi previsti per gli anni 2015 e 2016, grazie ai quali sono state possibili oltre 2 milioni di attivazioni/trasformazioni a tempo indeterminato.

 

 

Nella stessa direzione va la misura “Incentivo Occupazione Sud”, valida per le assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato nell’anno solare 2017, per la quale sono state circa 74 mila le domande inoltrate, e che interessa nella stragrande maggioranza dei casi la fascia più giovane della popolazione, quella di età compresa tra i 20 e i 34 anni.

Delle circa 74 mila richieste poi, poco più del 70% riguarda nuove assunzioni a tempo indeterminato; circa il 24% interessa trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato; poco più del 5% delle domande ha a che fare con contratti di apprendistato.

Tanti sono poi gli incentivi all’occupazione pensati esclusivamente per i giovani, dal contratto di apprendistato fino a “Garanzia Giovani”. Quest’ultima misura, pensata per i cosiddetti NEET (16-29 anni) e ormai operativa da 3 anni, fa registrare, al momento, oltre 1 milione di giovani attivi.

 

 

Sempre nell’ambito di “Garanzia Giovani” rientra la misura “Incentivo Occupazione Giovani”, operativa dall’inizio dell’anno e per la quale sono state presentate quasi 50 mila domande.

Sempre con riferimento alla fascia più giovane della popolazione, di non poco conto è la recente previsione di un esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico di quei datori di lavoro che, fino al 31 dicembre 2018, decideranno di assumere con contratto di lavoro a tempo indeterminato o di apprendistato studenti che presso il medesimo datore di lavoro abbiano intrapreso un percorso di alternanza scuola-lavoro o di apprendistato.

Solco Srl, ente accreditato presso il Ministero del Lavoro e la Regione Lazio, offre sostegno alle aziende nelle fasi di ricerca e selezione delle risorse umane. Inoltre, le assiste nella fase di ricerca e attivazione degli incentivi all’occupazione previsti dalle leggi nazionali e regionali.

Solco Srl poi, in qualità di Agenzia Per il Lavoro, assiste i giovani e le aziende in tutte le fasi del programma “Garanzia Giovani”.

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Welfare aziendale: uno strumento per il consolidamento delle relazioni tra imprese e lavoratori

Tra gli interventi in ambito economico previsti dalla legge di stabilità del 2016, l’introduzione del principio del welfare aziendale ha rappresentato sicuramente una svolta per il mondo dell’imprenditoria italiana.

Attraverso la previsione di maggiori incentivi fiscali e di numerose iniziative aziendali volte a garantire il benessere sia del proprio personale dipendente che delle famiglie dei dipendenti stessi, imprese e lavoratori hanno visto man mano ri-consolidarsi un rapporto che, recentemente, era andato via via deteriorandosi.

Nella direzione di una pronta attuazione del welfare aziendale va poi la circolare dell’Agenzia delle Entrate n.28/E del 15 giugno 2016, grazie alla quale è stato possibile definire il trattamento fiscale di quei beni e servizi che non possono vedersi applicata alcuna tassazione. Inoltre, la stessa circolare prevede la possibilità di ricorrere a delle piattaforme online per usufruire in modo flessibile dei benefici aziendali (flexible benefits, ndr).

La più recente legge di stabilità (2017, ndr) ha consentito poi di accrescere la quantità di benefici aziendali che possono avvalersi di una serie di incentivi. La stessa legge prevede inoltre un rafforzamento del ricorso a premi di risultato da parte delle imprese, includendo in questa categoria anche le assicurazioni per la non autosufficienza e per le malattie gravi.

Ma quali sono gli strumenti attraverso i quali poter dare attuazione a questo principio? Prima di elencare una serie di incentivi però, è bene ricordare come questi non concorrano alla retribuzione del personale dipendente:

  • Fino a 5.164,57€ l’anno per i contributi di previdenza complementare. Qualora ad essere convertiti in contributi previdenziali siano i premi legati al risultato non sussistono limiti;
  • Fino a 3.615,20€ per i contributi di assistenza sanitaria. Quando ad essere convertiti in contributi sanitari sono i premi legati al risultato non sussistono limiti;
  • Assicurazioni per la non autosufficienza e per le malattie gravi;
  • Anticipazioni e rimborsi e prestazione dirette per servizi di assistenza ai familiari non autosufficienti;
  • Somme e prestazioni per servizi di educazione e istruzione ai familiari dei dipendenti, compresi i servizi integrativi e di mensa, ludoteche, centri estivi, borse di studio;
  • Servizi aziendali per i dipendenti e i familiari con finalità di educazione, istruzione, ricreazione assistenza sociale e sanitaria, culto;
  • Servizi aziendali di mensa, trasporto e buoni pasto;
  • Fino a 258,23€ per beni e servizi di diverso genere;

Gli incentivi previsti per la retribuzione ordinaria del personale dipendente sono poi rafforzati da ulteriori incentivi a disposizione delle imprese. Ad esempio, i costi sostenuti per i contributi previdenziali e sanitari sono interamente deducibili dalle imposte IRES/IRPEF.

Solco Srl è in grado di offrire assistenza alle aziende in materia di welfare. Scopri come:

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il decreto legislativo 150/2015 per il riordino dei servizi per il lavoro

Dal 2016, i fondi interprofessionali entreranno nella Rete Nazionale dei Servizi per le Politiche del Lavoro (ANPAL). Formano parte della Rete anche le strutture regionali; l’Inps, l’Inail, le Agenzie Per il Lavoro e gli altri soggetti accreditati per le attività di intermediazione come gli Enti bilaterali, l’Isfol e le Camere di commercio.

L’obiettivo della rete e dei suoi componenti è quello di soddisfare le competenze richieste dai datori di lavoro e l’inserimento nel mondo del lavoro dei lavoratori. L’istituzione della Rete è fondata sulla sinergia tra regioni e Fondi Interprofessionali. Il Ministero del Lavoro richiamava una programmazione unitaria coordinata fra i diversi Fondi e allargare l’approccio verso le politiche attive del lavoro.

Il Decreto Legislativo 150/2015 conferma il ruolo centrale dei Fondi, come unico strumento nazionale per finanziare la formazione continua. Tutte le risorse per la formazione ivi compreso il Fondo Sociale Europeo, d’ora in pii saranno gestititi dall’ANPAL.

Il Decreto Legislativo 150/2015 abroga il voucher come strumento di finanziamento che veniva assegnato per i percorsi di formazione individuali.

Il nuovo quadro normativo ha l’obiettivo che tutti i lavoratori acquisiscono competenze più ampie e rafforzare le prestazioni di sostegno al reddito in costanza di rapporto di lavoro.

Le aziende che non sono ancora iscritte a nessun Fondo Interprofessionale, possono aderire in modo VOLONTARIO E GRATUITO secondo criteri e modalità definiti dalla Circolare dell'INPS n. 71 del 2 aprile 2003. Per iscriversi è sufficiente comunicarlo al proprio consulente del lavoro che inserirà in un apposito Modello INPS la sigla del Fondo Interprofessionale a cui si vuole destinare la propria quota dello 0,30% del monte salario di ogni singolo dipendente.

L'iscrizione ad un Fondo Interprofessionale permette all'azienda e ai suoi lavoratori di finanziare la formazione e l'aggiornamento professionale in modo gratuito.

Per le aziende iscritte ai Fondi Interprofessionali, Solco è in grado di progettare piani formativi aziendali, territoriali o settoriali attivando le risorse che i Fondi emanano con regolarità. Abbiamo a disposizione cataloghi di formazione per ogni fondo interprofessionale.

Per informazioni e consulenza
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Solco Srl a Roma
LUCIANA FRANCHINI - T.: 06/70702121

Solco Srl in Sicilia

MARTINA BIUNDO – T.: 091/7302837

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un unico ente nazionale che concentra tutte le informazioni sul mercato del lavoro

L’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) è stata costituita dal 1° gennaio 2016 ed è operativa da giugno 2016. All’Anpal è stato affidato il coordinamento gestionale della rete dei servizi per le politiche del lavoro. Tale rete è formata dalle strutture regionali specifiche, dall’INPS, dall’INAIL, dalle Agenzie per il lavoro e  dagli altri soggetti privati autorizzati all’attività di intermediazione, dai fondi interprofessionali, dall’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (ISFOL), dalle Camere di Commercio, dalle Università e dagli istituti di scuola secondaria di secondo grado.

Tra le altre novità previste, segnaliamo la creazione di un Albo Nazionale dei soggetti accreditati a esercitare l’erogazione delle misure di politica attiva in materia di lavoro, oltre ad un Sistema informativo e al fascicolo elettronico del lavoratore. L’obiettivo è quello di valorizzare le sinergie tra soggetti pubblici e privati e di rafforzare le capacità di incontro tra domanda e offerta di lavoro. Mentre il Sistema informativo e il fascicolo elettronico del lavoratore mirano a una migliore gestione del mercato del lavoro e del monitoraggio delle prestazioni erogate.

Per semplificare gli adempimenti per i datori di lavoro, si prevede che le comunicazioni di assunzione, trasformazione e cessazione dei rapporti di lavoro, dovranno essere effettuate in via telematica.

Le informazioni del Sistema informativo costituiscono la base informativa per la formazione e il rilascio del fascicolo elettronico del lavoratore, contenente le informazioni relative ai percorsi educativi e formativi, ai periodi lavorativi, alla fruizione di provvidenze pubbliche e ai versamenti contribuitivi ai fini della fruizione di ammortizzatori sociali. Il fascicolo è liberamente accessibile da parte dei singoli soggetti interessati.

Tutte le informazioni contenute nel Sistema informativo saranno messe a disposizione delle Regioni e delle Province. Ci sarà anche un Albo nazionale degli enti accreditati a svolgere attività di formazione professionale.

E’ previsto anche l’istituzione del repertorio nazionale degli incentivi all’occupazione. Le regioni possono introdurre gli incentivi e comunicano le informazioni a riguardo. In questo modo l’informativa sull’erogazione dei servizi di formazione e sugli incentivi territoriali all’assunzione risulta più semplice.

L’Anpal eseguirà anche il monitoraggio e la valutazione su:

  • le gestione delle politiche attive;
  • i servizi per il lavoro;
  • i risultati conseguiti dai soggetti pubblici e privati accreditati.

In questo modo è possibile di verificare il raggiungimento degli obiettivi fissati dal Ministero.

L’Anpal , inoltre, svolge le seguenti funzioni:

  • coordinamento della gestione dell’Assicurazione Sociale per l’Impiego, dei servizi per il lavoro, del collocamento dei disabili, nonché delle politiche di attivazione dei lavoratori disoccupati, con particolare riferimento ai beneficiari di prestazioni di sostegno del reddito collegate alla cessazione del rapporto di lavoro;
  • determinazione delle modalità operative e dell’ammontare dell’assegno di ricollocazione;
  • definizione delle metodologie di profilazione degli utenti, allo scopo di determinare il profilo personale di occupabilità;
  • coordinamento dell’attività della rete Eures;
  • promozione e coordinamento dei programmi cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo;
  • vigilanza sui fondi interprofessionali per la formazione continua, nonché dei fondi bilaterali;
  • gestione di programmi di rimpiego e ricollocazione in relazione a crisi di aziende;

Per ulteriori infromazioni:

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Solco Srl a Roma:

0670702121

Solco Srl in Sicilia:

091 7302837

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L’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) coordinerà la Rete Nazionale dei servizi per le politiche del lavoro. Questa rete è formata dall’INPS, dall’INAIL, dalle agenzie per il lavoro e dagli altri soggetti autorizzati all’attività d’intermediazione come l’ISFOL, gli enti di formazione, le Camere di commercio, gli istituti di scuola secondaria di secondo grado. L’ANPAL sarà gestita dal Ministero del Lavoro e dall’ISFOL:

  •         Il Ministero del lavoro fisserà le linee d’indirizzo triennali e obiettivi annuali in materia di politiche attive e definirà i livelli minimi delle prestazioni su tutto il territorio nazionale.
  •         Il Ministero del lavoro, le Regioni e le Provincie definiranno un piano per l’erogazione delle politiche attive coordinato con i fondi (nazionali, regionali e Fondo Sociale Europeo.)
  •         Il Ministero del lavoro stipulerà con le Regione e le Provincie, una convenzione per regolare i rapporti e gli obiettivi dei servizi per l’impiego e politiche attive.

ALBO NAZIONALE DEI SOGGETTI ACCREDITATI A SVOLGERE FUNZIONI IN MATERIA DI POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO

L’Albo sarà gestito dall’ANPAL, dove saranno iscritte le agenzie per il lavoro che intendono operare nel territorio nazionale.

SISTEMA INFORMATIVO E FASCICOLO ELETTRONICO DEL LAVORATORE

Questo sistema consente la gestione del mercato del lavoro e del monitoraggio delle prestazioni svolte. Il sistema semplifica per i datori di lavoro le comunicazioni di assunzione, trasformazione e cessazione dei rapporti di lavoro.

Il sistema informativo è messo a disposizione delle Regioni e delle Provincie ed è la base per la formazione del fascicolo elettronico del lavoratore. Quest’ultimo accessibile dal lavoratore stesso.

ALBO NAZIONALE DEGLI ENTI ACCREDITATI A SVOLGERE ATTIVITA’ DI FOMAZIONE PROFESSIONALE

Saranno iscritti i Fondi interprofessionali e bilaterali. L’ANPAL eserciterà vigilanza sugli stessi per riferire al Ministero del Lavoro.

Vi invitiamo a cliccare sulla fonte per approfondire l’argomento

Ministero del lavoro e delle politiche sociali (Internet). 2015 (consultato 11settembre 2015); (3 pagine)

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