Francesco Fabiani

Francesco Fabiani

Venerdì, 11 May 2018 13:22

Garanzia Giovani - Fase 2

Si è aperta la seconda fase del Programma Garanzia Giovani

A seguito della revisione del bilancio UE dello scorso 20 giugno e della previsione di finanziamenti aggiuntivi (per l’Italia sono stati previsti circa 343 milioni di euro in più, ndr), il Programma Garanzia Giovani, attuato in Italia grazie al PON Iniziativa Occupazione Giovani (IOG), è stato riformulato e prorogato fino al 2020.

Si è così aperta una seconda fase del Programma che ha previsto una parziale revisione delle misure attuative.

Garanzia Giovani: le modifiche

Una prima e importante modifica ha a che vedere con la strategia d’intervento. L’asse rivolto ai giovani Neet viene affiancato da un secondo asse interamente dedicato a giovani disoccupati (non necessariamente appartenenti alla categoria Neet) delle regioni in ritardo di sviluppo e in transizione.

Importanti modifiche riguardano poi alcune delle misure attuative già in essere.

Per le Misure 2-A (Formazione mirata all’inserimento lavorativo), 2-B (Reinserimento di giovani 15-18enni in percorsi formativi), 4-A (Apprendistato per la qualifica e il diploma) e 4-C (Apprendistato di alta formazione e ricerca), ora, il giovane ha la possibilità di svolgere le attività formative anche in modalità individuale o individualizzata.

Per quanto riguarda la Misura 5 (Tirocini extracurriculari), la revisione del Programma ha previsto una sorta di integrazione tra questa e la Misura 3. Ne consegue che, qualora un tirocinio, entro un mese dalla sua conclusione, si trasformi in un contratto di lavoro di durata superiore a 6 mesi, l’ente promotore beneficerà del bonus previsto dalla Misura 3 – Accompagnamento al lavoro (fino a 3.000€), sostitutivo di quello previsto per la promozione del tirocinio (fino a 5.000€).

Per chi usufruisce della Misura 8 (Mobilità professionale transnazionale) poi, è stata introdotta la possibilità di avvalersi di una formazione generale e una formazione linguistica di gruppo.

La rivisitazione del Programma, inoltre, ha portato alla previsione di nuove misure attuative.

Misura 1D – Intercettazione e attivazione di giovani Neet svantaggiati

Questa misura vuole intercettare quei giovani Neet appartenenti a nuclei familiari che beneficiano del Reddito d’inclusione (REI), per motivarli ad aderire a Garanzia Giovani.

Misura 2C – Assunzione e formazione 

Grazie a questa misura, i giovani avranno la possibilità di frequentare un corso di formazione dopo l’assunzione, per far acquisire loro le competenze richieste dalle aziende e per facilitarne l’inserimento nel mondo del lavoro.

Misura 6bis – Servizio Civile Nazionale nell’Unione Europea

La Misura 6bis dà ai giovani Neet di età compresa tra 18 e 28 anni la possibilità di prendere parte a progetti del Servizio Civile Nazionale nei Paesi dell’Unione europea che operano in diverse aree di intervento:

  • Assistenza;
  • Protezione civile;
  • Ambiente;
  • Patrimonio artistico e culturale;
  • Educazione e promozione culturale.

Nell’ambito di questa misura, che prevede anche una formazione linguistica ad hoc, l’intento principale è quello di promuovere una maggiore consapevolezza della cittadinanza europea, configurandosi quale momento di crescita e arricchimento sia personale che professionale.

Per maggiori informazioni:

SOLCO SRL

Telefono: +39 06 7070 2121

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Per maggiori informazioni su “Garanzia Giovani”:

LUCILLA CUOMO

Telefono: +39 06 7070 2121

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Giovedì, 03 May 2018 07:27

Garanzia Giovani: ecco le cifre

Tra ottobre e dicembre, oltre un milione di registrazioni a Garanzia Giovani

Nel quarto trimestre del 2017 sono state 1.502.886 le registrazioni a Garanzia Giovani (+62mila su trimestre precedente, ndr), un piano europeo pensato e sviluppato per favorire l’occupazione giovanile. Di queste, sono state 1.295.609 le registrazioni effettive (non soggette a cancellazione d’ufficio, ndr), oltre 55mila unità in più rispetto al trimestre precedente. Le registrazioni prese in carico da centri per l’impiego e agenzie per il lavoro sono state 1.069.028 (+63mila su trimestre precedente, ndr), un valore pari all’82,5% delle registrazioni effettive.

I Neet in Garanzia Giovani

Con riferimento alle registrazioni prese in carico dai servizi competenti, la distribuzione per sesso è in assoluto equilibrio: il 51,8% delle richieste viene dalla componente maschile, il restante 49,2% da quella femminile. Volgendo lo sguardo verso la distribuzione per età, oltre la metà delle richieste (55%) ha riguardato giovani che si collocano nella fascia d’età che va dai 19 ai 24 anni; poco più di un terzo delle registrazioni (34,5%) ha interessato giovani di età superiore ai 25 anni; la restante parte (10,5%) ha avuto a che vedere con giovani di età pari o inferiore a 18 anni.

Le politiche attive in Garanzia Giovani

Tra quanti risultano registrati a Garanzia Giovani e presi in carico da centri per l’impiego o agenzie per il lavoro, oltre la metà (53,5%), pari a 546.930 giovani, ha preso parte a interventi di politica attiva (624.854 azioni di politica attiva avviate, ndr)*. Con riferimento alle politiche attive, la misura maggiormente usata e diffusa è stata quella del tirocinio extra-curriculare, nel 60% dei casi. A seguire incentivo occupazionale (23%), formazione (12,3%) e accompagnamento al lavoro (2,3%). A margine troviamo quelle politiche attive che hanno a che vedere con servizio civile, autoimpiego e autoimprenditorialità, apprendistato e mobilità professionale.

I risultati di Garanzia Giovani

Tra quanti sono stati avviati ad un intervento di politica attiva, coloro che hanno portato a termine il percorso intrapreso sono stati 472.278. Di questi, ad oggi, circa il 47,9% risulta occupato e il 69,2% vanta comunque almeno un’esperienza professionale una volta concluso il percorso con Garanzia Giovani. La percentuale relativa al tasso di inserimento occupazionale, inoltre, sembra essere in una relazione di diretta proporzionalità con il titolo di studio. Tra quanti sono in possesso di una laurea, infatti, l’inserimento occupazionale conta su un tasso pari al 51,4%. Tra coloro in possesso della sola licenza di scuola media, invece, la percentuale scende al 40%.

Scarica la versione integrale del report ANPAL su Garanzia Giovani

Solco Srl poi, in qualità di Agenzia Per il Lavoro, assiste i giovani e le aziende in tutte le fasi del programma “Garanzia Giovani”.

*Come è possibile notare, il numero dei giovani coinvolte in misure di politiche attiva e quello delle azioni di politica attiva avviate non coincide. Ne consegue che, talvolta, uno stesso giovane è stato coinvolto in più di un intervento di politica attiva.

Per maggiori informazioni:

Agenzia Per il Lavoro Solco

Telefono: +39 06 7070 2121

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Per maggiori informazioni su “Garanzia Giovani”:

LUCILLA CUOMO

Telefono: +39 06 7070 2121

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Un’occasione per riflettere sulle misure già messe in campo dal Governo italiano per abbattere il costo del lavoro

Giovedì 17 maggio, a partire dalle ore 15:30, presso la sede di Solco Srl (Viale Castrense, 8 - 00182 Roma) si terrà un incontro dal titolo “Gestione del personale e riduzione del costo del lavoro. Le novità del 2018”.

Un costo del lavoro elevato rappresenta sicuramente un freno alla crescita occupazionale di qualsiasi Paese. Tale costo influisce inevitabilmente anche nella gestione del personale interno all’azienda. 

Per questa ragione l’incontro del 17 rappresenta un’occasione per riflettere sulle misure già messe in campo dal Governo italiano per abbattere il costo del lavoro e favorire quindi nuove assunzioni e nello stesso tempo un momento per ragionare su quali nuove agevolazioni potrebbero stimolare la crescita occupazionale del Paese. 

L’incontro sarà introdotto dal Dott. Alessandro Gaetani, Funzionario amministrativo e Responsabile dell’ufficio “Orientamento al Lavoro - Gestione Fondi Strutturali” di Laziodisu, l’Ente per il diritto agli studi universitari della Regione Lazio.

Per partecipare all’incontro è possibile registrarsi in maniera del tutto gratuita su Eventbrite.

Per maggiori informazioni:

Tel. 06/70702121

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Giovedì, 19 April 2018 13:04

La certificazione ISO 37001

Che cos’è, a cosa serve e quali vantaggi offre

La corruzione rappresenta da sempre un elemento di criticità per le organizzazioni aziendali. Una criticità che, alterando la concorrenza tra aziende e aumentandone i costi di interventi e servizi a scapito della qualità, è in grado di minare pesantemente la competitività delle aziende stesse.

Certificazione ISO 37001: che cos’è e a cosa serve

La certificazione (o standard, ndr) ISO 37001 viene a configurarsi quale strumento di contrasto ai fenomeni di corruzione aziendale. Nello specifico, lo standard ISO 37001:

  • Favorisce la nascita e la crescita di una cultura aziendale improntata alla trasparenza e all’integrità;
  • Incoraggia lo sviluppo di tutta una serie di misure orientate alla prevenzione di casi di corruzione.

La certificazione ISO 37001 si pone quindi come uno strumento di sostegno:

  • Per enti e società che devono adempiere gli ordinari obblighi legislativi previsti in materia di anticorruzione;
  • Per le aziende che possono così esercitare un maggiore controllo su rischi e costi legati al fenomeno della corruzione.

Certificazione ISO 37001: l’iter di certifcazione

Per conseguire questa certificazione (che ha durata triennale, ndr), sono necessari alcuni passaggi di rito:

  1. Definizione di uno scopo certificativo;
  2. Pre-audit (verifica preliminare, ndr);
  3. Audit (verifica di certificazione, ndr) in due fasi: verifica della conformità e emissione della certificazione;
  4. Visite di sorveglianza con cadenza annuale.

Certificazione ISO 37001: i vantaggi per le aziende

Per le aziende che riescono ad ottenere questa certificazione, l’adozione di un Sistema di Gestione ISO 37001 comporta ovviamente dei vantaggi. In particolare:

  • Grazie a una cultura aziendale basata su trasparenza e integrità, una maggiore competitività e credibilità in termini di immagine aziendale nei mercati di riferimento;
  • Trasparenza nei processi aziendali interni è sinonimo e garanzia di fiducia e trasparenza all’esterno;
  • Grazie a controlli periodici sui processi interni, minori costi di intervento;
  • Una maggiore qualità in termini di interventi, prodotti e servizi.

Grazie al proprio team di consulenti, Solco Srl ha le competenze necessarie per affiancare imprese e aziende nelle fasi di progettazione e preparazione in vista del conseguimento di questa e altre certificazioni aziendali.

Per maggiori informazioni:

LUCIANA FRANCHINI

Tel. 06 7070 2121

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Sono uscite le linee guida sulla gestione delle risorse finanziarie

Fondi interprofessionali: cosa sono?

 

I fondi interprofessionali sono uno strumento attraverso il quale è possibile finanziare interventi di formazione continua, finalizzati a:

  • Favorire l’occupazione;
  • Stimolare la produzione e l’evoluzione dell’organizzazione del lavoro, in armonia con il progresso scientifico e tecnologico.

Fondi interprofessionali: cosa fanno?

I fondi interprofessionali svolgono attività di diversa natura:

Attività di gestione

Rientrano in questa categoria le attività che possono essere ricondotte all’aspetto organizzativo, gestionale e di controllo, sostenute dalle sede nazionali e dalle articolazioni territoriali dei fondi interprofessionali.

Attività propedeutiche alla realizzazione dei piani formativi

  • Informazione e pubblicità per la promozione offerta ai responsabili dei progetti formativi;
  • Analisi della domanda e dei fabbisogni formativi;
  • Raccolta, valutazione e selezione dei progetti;
  • Predisposizione e attuazione dei sistemi di controllo;
  • Predisposizione e attuazione dei sistemi di monitoraggio.

Attività finalizzate alla realizzazione dei piani formativi

Queste attività possono riguardare:

  • Progettazione degli interventi;
  • Elaborazione e preparazione dei materiali didattici;
  • Personale docente;
  • Formazione;
  • Orientamento e selezione dei partecipanti;
  • Certificazione finale delle competenze;
  • Monitoraggio;
  • Controllo e gestione dei corsi.

Fondi interprofessionali: Regolamento generale

I fondi interprofessionali sono responsabili della gestione delle risorse a loro assegnate. Per questa ragione, in capo a ciascun fondo sussiste l’obbligo di adottare un Regolamento generale che descriva il proprio modello di organizzazione, gestione, rendicontazione e controllo.

Tale regolamento dovrà essere pubblicato sul proprio sito internet.

In base ai principi di trasparenza e responsabilità amministrativa, ogni regolamento deve contenere:

  • Definizione e assegnazione dei ruoli e delle conseguenti responsabilità connesse alle funzioni di cui sopra, necessarie per veder garantite sane e trasparenti procedure finanziarie all’interno dell’organizzazione;
  • Sistemi tali da garantire che i soggetti coinvolti in una delle fasi del piano formativo rispettino i principi di terzietà e della separazione dei ruoli.

Oltre al Regolamento generale, sempre nel rispetto del principio della trasparenza, ogni Fondo interprofessionale dovrà rendere pubblico il proprio bilancio di esercizio.

Da anni, Solco Srl affianca aziende e PMI nelle fasi di individuazione e progettazione di interventi finanziati dai Fondi Interprofessionali per la formazione continua. Grazie alle proprie risorse e alle sue competenze, Solco Srl è in grado di progettare piani formativi aziendali, territoriali o settoriali attivando le risorse che i Fondi erogano regolarmente, offrendo alle aziende l'opportunità di utilizzare quelle risorse che spesso ignorano di possedere o che non sono in grado di spendere.

Circolare ANPAL sui fondi interprofessionali

Per maggiori informazioni:

Solco Srl

Tel. 06 70702121

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

 

Martedì, 10 April 2018 12:51

EBiT Roma - Avviso On Demand 2.0

Fino a 400.000€ per la realizzazione di piani formativi

L'Ente Bilaterale del Terziario di Roma ha pubblicato l'Avviso On Demand 2.0 che finanzia Piani Formativi Aziendali e Interaziendali a favore di imprese che aderiscono a EBiT Roma e EBiT Lazio, che non superino la soglia di 250 dipendenti.

Per partecipare all'Avviso, le aziende dovranno risultare aderenti all'EBiT per l'intero svolgimento del piano e per l'anno successivo, fino al momento della chiusura del piano stesso.

PIANI AMMISSIBILI

Sono finanziabili:

  • Piani formativi aziendali
  • Piani formativi interaziendali

Per quanto riguarda la loro durata, i piani formativi autorizzati e finanziati dall'EBiT dovranno concludersi entro e non oltre 6 mesi dall'approvazione del finanziamento.

FINALITÀ

Per essere ammesse al finanziamento, le attività formative devono essere finalizzate a:

  • Aggiornamento continuo
  • Riqualificazione professionale
  • Adeguamento e riconversione delle competenze professionali
  • Promozione delle pari opportunità
  • Promozione della salute e della sicurezza sul lavoro
  • Promozione della qualità del servizio e della soddisfazione del cliente
  • Inserimento professionale e orientamento
  • Formazione degli apprendisti.

RISORSE STANZIATE

Per l'Avviso On Demand 2.0, EBiT Roma ha stanziato complessivamente 400.000€. In caso di azienda singola, il finanziamento non potrà superare il valore di 20.000€. In caso di più aziende o di aziende che rientrano nella tipologia "speciale" (in crisi o in fase di ristrutturazione aziendale, ndr), il finanziamento non potrà superare il valore di 25.000€.

SCADENZE

Le aziende potranno presentare i propri piani formativi per l'intera durata del 2018.

Scarica il Catalogo EBiT preparato da Solco:

Per maggiori informazioni:

Tel. 06/70702121

Indirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Lunedì, 09 April 2018 10:21

Fondo For.Te. - Avviso 2/2018

Fino a 100.000€ per la realizzazione di piani formativi

For.Te. ha di recente pubblicato l'Avviso 2/2018 che finanzia piani formativi aziendali riferiti esclusivamente al Comparto Altri Settori Economici. Sono quindi esclusi tutti quei piani riferiti ai comparti CTS (Commercio, Turismo e Servizi) e LST (Logistica, Spedizioni e Trasporti).

Le aziende che intendono partecipare all'avviso devono necessariamente risultare aderenti a For.Te. per l'intero svolgimento del piano, fino alla conclusione della fase di rendicontazione.

piani ammissibili

Sono finanziabili:

  • Piani formativi aziendali e interaziendali
  • Piani formativi territoriali

formazione

Per la fase di formazione, le aziende possono avvalersi di:

  • Formazione in aula
  • Seminari
  • FaD, affiancamento, training on the job, coaching (fino al 50% delle ore totali di formazione del Piano)

La formazione obbligatoria ex d. lgs. 81/2001 è prevista esclusivamente per le aziende beneficiarie che, al momento della presentazione del piano formativo, abbiano optato per il regime del "De Minimis".

Le attività formative non possono coinvolgere aziende che operano nei comparti CTS (Commercio, Turismo e Servizi) e LST (Logistica, Spedizioni e Trasporti).

Finalità

Per essere ammesse al finanziamento, le attività formative devono essere finalizzate a:

  • Aggiornamento continuo
  • Riqualificazione professionale
  • Adeguamento e riconversione delle competenze professionali
  • Promozione delle pari opportunità
  • Promozione della qualità del servizio e della soddisfazione del cliente.

Risorse stanziate

Per l'Avviso 2/2018, For.Te. ha stanziato complessivamente 7.000.000€. Per ogni piano, a seconda della dimensione dell'azienda in questione, possono essere finanziate attività formative per un massimo di 100.000€.

Scadenze

Per presentare i propri piani formativi, le aziende hanno tempo fino alle ore 18:00 del 16 luglio 2018.

Per maggiori informazioni:

Tel. 06/70702121

Indirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Lunedì, 26 March 2018 07:56

Data Protection Officer

Chi è e cosa fa questa nuova figura professionale

Il Parlamento europeo ha approvato un nuovo regolamento in materia di gestione e protezione dei dati personali, meglio conosciuto come General Data Protection Regulation.

Le 10 cose da sapere sul nuovo GDPR

Tra le tante novità introdotte in materia, una riguarda la figura professionale del Data Protection Officer (DPO, ndr).

Secondo le nuove disposizioni, a partire dal prossimo 25 maggio (data in cui entrerà in vigore il nuovo GDPR, ndr), aziende e pubbliche amministrazioni avranno l’obbligo di inserire all’interno del proprio organigramma un Data Protection Officer, una figura responsabile dell’implementazione e dell’applicazione stessa del nuovo regolamento europeo.

Data Protection Officer: chi è?

Una figura che abbia maturato particolari competenze in campo giuridico e informatico, oltre che competenze di valutazione del rischio e analisi dei processi. Un’azienda può scegliere se affidare questo ruolo a un suo dipendente o, se preferisce, a un consulente esterno.

Trattandosi di una figura per la quale sono previsti compiti e qualità altamente professionali, se per alcuni profili, già esperti in materia, sarà necessario un semplice aggiornamento, altri meno esperti dovranno portare a termine un percorso di formazione della durata di 80 ore. Un percorso formativo finalizzato a sviluppare le competenze e le abilità necessarie per ricoprire questo ruolo e a ottenere la certificazione UNI.

Data Protection Officer: cosa fa?

Principale compito di un DPO è supervisionare ogni processo di trattamento dei dati effettuato dall’azienda, assicurandosi che venga svolto nel rispetto della normativa europea e nazionale in materia di privacy.

Più nello specifico, il DPO deve:

  • Informare il titolare e il responsabile del trattamento dei dati riguardo gli obblighi di legge;
  • Assicurarsi che il titolare e il responsabile del trattamento si attengano alle disposizioni del regolamento;
  • Esprimere pareri riguardo la valutazione d’impatto sulla protezione dei dati;
  • Mettersi a disposizione delle autorità di controllo.

Data Protection Officer: quando è obbligatorio?

La nomina del DPO è obbligatoria qualora:

  • sia un soggetto pubblico a procedere con il trattamento dei dati;
  • si abbia a che fare con rilevanti quantità di dati personali;
  • si trattino in maniera sistematica dati sensibili o giudiziari.

Per non incorrere in eventuali sanzioni, aziende e PA dovranno adeguare i propri sistemi IT e di sicurezza informatica alle nuove disposizioni entro e non oltre il 25 maggio 2018. A tal proposito, Solco Srl dispone delle competenze necessarie per offrire formazione e consulenza a riguardo.

Per maggiori informazioni:

Solco Srl Roma

Tel. 06 7070 2121

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Lunedì, 19 March 2018 10:26

La certificazione SA 8000

Che cos’è e quali vantaggi offre

Certificazione SA 8000: che cos’è?

La certificazione etica SA 8000 è un modello di gestione che garantisce una certa eticità nel comportamento e nell’atteggiamento delle organizzazioni aziendali.

In particolare, la certificazione SA 8000 accerta alcuni aspetti del modello gestionale di un’azienda che riguardano la responsabilità sociale d’impresa, anche conosciuta come corporate social responsability (CSR, ndr):

  • Tutela dei diritti umani;
  • Tutela dei diritti dei lavoratori;
  • Tutela contro il lavoro minorile;
  • Salute e sicurezza sul luogo di lavoro.

Certificazione SA 8000: come ottenerla?

Per un’azienda, la certificazione SA 8000 rappresenta un requisito obbligatorio, o quantomeno preferenziale, per la partecipazione a gare di diversa natura.

Il processo di certificazione segue un iter di 3 fasi:

  1. Innanzitutto, l’azienda deve dotarsi di un Sistema di Gestione della Responsabilità Sociale;
  2. Dopodiché, la stessa azienda deve rivolgersi a uno degli enti certificatori accreditati dal Social Accountability Accreditation Services (SAAS);
  3. Solo a questo punto, l’ente certificatore potrà verificare l’adeguatezza della documentazione presentata, verificare il Sistema di Gestione aziendale e, in caso di esito positivo, rilasciare la certificazione.

Certificazione SA 8000: quali vantaggi offre?

I vantaggi offerti dalla certificazione SA 8000 sono molti:

  • Maggiore credibilità dell’azienda all’interno del mercato di riferimento;
  • Di riflesso, una maggiore fiducia nell’azienda da parte dei clienti;
  • Miglioramento del clima aziendale;
  • Miglioramento della qualità della comunicazione interna ed esterna;
  • Accesso alle agevolazioni nelle procedure di finanziamento;
  • Maggiore probabilità di successo nelle gare d’appalto nazionali e internazionali;
  • Maggiori possibilità di estendere la propria rete di clienti.

Solco Srl, tra i suoi servizi per le imprese, offre consulenza e formazione alle aziende che vogliono accedere alla procedura di accreditamento per la certificazione SA 8000, aiutandole a superare con esito positivo la verifica del proprio Sistema di Gestione Sociale.

La certificazione SA 8000 ha validità triennale.

Per maggiori informazioni:

LUCIANA FRANCHINI

06 7070 2121

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Nuovo esonero contributivo per chi assume a tempo indeterminato under 30 e under 35

Con l’intento principale di stimolare nuove forme di occupazione giovanile stabili, la recente Legge di Bilancio ha previso un esonero contributivo a carico di quei datori di lavoro che, a partire dal 1° gennaio 2018, assumeranno a tempo indeterminato. Aziende e imprese quindi, stando alle previsioni, potranno beneficiare di uno sgravio contributivo pari al 50% del totale della spesa da sostenere. Contributi che, di conseguenza, non dovranno essere quindi corrisposti per un periodo massimo di 3 anni e per un importo massimo pari a 3000€ su base annua, eccezion fatta per premi e contributi dovuti all’INAIL.

Per beneficiare dell’agevolazione contributiva, aziende e imprese dovranno assumere a tempo indeterminato dipendenti che al momento dell’assunzione:

  • non abbiano compiuto il 30esimo anno di età;
  • per le sole assunzioni nell’anno 2018, non abbiano compiuto il 35esimo anno di età;
  • non siano mai stati occupati a tempo indeterminato.

Oltre che per under 30 e under 35, l’agevolazione contributiva si applicherà anche:

  • in caso di prosecuzione, successiva al 31 dicembre 2017, di un contratto di apprendistato in rapporto a tempo indeterminato, sempre e comunque a condizione che il dipendente in questione non abbia superato il limite d’età;
  • in caso di trasformazione, a partire dal primo gennaio 2018, di un contratto a tempo determinato in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, fermi restano i requisiti anagrafici (35 anni fino al 31 dicembre 2018 e 30 anni dal gennaio prossimo);
  • nel caso in cui aziende e imprese assumano a tempo indeterminato, entro 6 mesi dal conseguimento del titolo di studio, studenti che abbiano svolto presso di loro attività di alternanza scuola-lavoro, periodi di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale (cd. apprendistato di primo livello) o periodi di apprendistato in alta formazione (cd. apprendistato di secondo livello).

Aziende e imprese, invece, non avranno la possibilità di accedere all’agevolazione contributiva:

  • nel caso di un rapporto di lavoro domestico;
  • qualora, nei 6 mesi che precedono l’assunzione  del nuovo dipendente, abbiano licenziato per giustificato motivo oggettivo un lavoratore impiegato nella medesima unità produttiva e inquadrato con la stessa qualifica professionale del lavoratore assunto grazie all’incentivo.

Stando a quanto disposto dalla Legge di Bilancio 2018, l’esonero contributivo non è cumulabile con“altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente, limitatamente al periodo di applicazione degli stessi”.

In altre parole, l’agevolazione contributiva non è cumulabile con:

  • l’incentivo per l’assunzione di lavoratori over 50 che siano disoccupati da almeno 12 mesi;
  • l’incentivo per l’assunzione di donne prive di impiego, regolarmente retribuito, da almento 24 mesi;
  • l’incentivo per l’assunzione di donne prive di impiego da almeno 6 mesi e appartenenti a particolari aree o settori economici o professioni.

Al contrario, l’esonero contributivo previsto dall’INPS è cumulabile con altri incentivi di natura economica, tra i quali:

  • l’incentivo per l’assunzione dei lavoratori disabili (link news assunzioni obbligatorie);
  • l’incentivo all’assunzione di coloro che beneficiano dell’indennità di disoccupazione (NASpI, ndr).

Analogamente, è cumulabile fino al 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi e contributi INAIL, nel limite massimo di 8.060 euro su base annua per lavoratore assunto, anche con l’incentivo “Occupazione NEET”.

Per maggiori informazioni:

Solco Srl Roma

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

06 7070 2121

Pagina 1 di 6

Questo sito utilizza i cookie tecnici per il proprio corretto funzionamento e cookie di terze parti per l'implementazione di alcune funzionalità esterne (ad es. Google Analytics). Navigando le pagine del sito o cliccando su 'OK' acconsenti all'impiego dei cookie.

Informativa completa